Articolo pubblicato su Controsenso il 2/11/2013
In questi giorni l’opinione pubblica potentina ha sentito parlare spesso delle problematiche della città e in particolare del suo Centro Storico.
C’è stata l’assemblea pubblica del Comitato 13 ottobre che in occasione del primo anniversario dalla sua costituzione ha riunito nel teatro Stabile cittadini, associazioni e amministratori per fare il punto della situazione.
Molto interessante anche l’iniziativa di due giovani laureandi che per la loro tesi di laurea presso l’Università IUAV di Venezia hanno organizzato due giornate di incontri per recepire idee per far rifiorire il centro storico, l’iniziativa ha riscosso enorme successo sia di partecipazione che per il livello degli intervenuti.
Insomma il Centro Storico di Potenza è sotto osservazione costante anche per le varie criticità che i cittadini vorrebbero veder risolte.
Una di queste criticità ci viene sollecitata da chi abita, lavora o transita in via Armellini, una strada che qualcuno ha definito “abbandonata al proprio destino”.
Noi di Controsenso già ci occupammo, era il luglio 2011, delle problematiche di via Armellini ma a due anni di distanza non è cambiato niente per cui l’esasperazione di chi in questa strada ci vive o ci deve semplicemente transitare, è tanta, qualcuno oltre ad essere esasperato è pure rassegnato e, ad essere sinceri, non possiamo non essere d’accordo.
Siamo stati di nuovo a verificare se le lamentele della gente trovano giustificazione nella realtà dei fatti e lasciamo ai lettori giudicare.
Via Armellini è diventata nota perché da qui parte una delle scale mobili cittadine che la collega a via Due Torri, la stazione di arrivo è ubicata di fianco al cinema Due torri a meno di 10 metri dalla sede del Comune. In via Armellini c’è pure uno dei due ingressi al più grande parcheggio coperto della città. In pratica via Armellini, una parallela di via Mazzini, è una strada senza uscita che si imbocca all’altezza dell’ex concessionaria FIAT e sbuca, attraverso una gradinata, all’altezza dell’ingresso della Villa del Prefetto su via Mazzini.
Nei circa trecento metri di lunghezza solo il primo tratto è asfaltato decentemente, in pratica fino all’ingresso della scala mobile, da li in poi buche a go go che con la pioggia si trasformano in pozzanghere, la recente campagna di risanamento di molte strade cittadine non ha riguardato quest’arteria.
Via Armellini è sicuramente l’unica strada nel nucleo abitato di Potenza priva di pubblica illuminazione, due soli lampioni posizionati nei pressi della parte terminale della strada, dall’imbocco di via Mazzini e per oltre duecento metri, di sera si cammina alla cieca.
Non esiste un marciapiedi ed entrambi i lati della strada sono utilizzati per parcheggiare le auto. In pratica via Armellini viene “sfruttata” da molte persone che frequentano o lavorano nel centro storico come parcheggio, il Comune ha istituito la sosta oraria ma in pratica nessuno rispetta il limite di un ora normale quindi che gli abitanti del posto si lamentano se non trovano mai parcheggio.
La pulizia della strada avviene in maniera approssimativa e non ci si cura di ripulire le scarpate, particolarmente inquietante constatare che all’imbocco della strada, a confine con il rudere del fabbricato a tutti noto con il nome di “ex concessionaria FIAT”, c’è una mega discarica dove negli anni s’è accumulata una montagna di rifiuti. Una recinzione che circoscrive l’area del fabbricato ex concessionaria FIAT e delimita la scarpata, essa si trova in condizioni precarie e rappresenta un pericolo per i pedoni, anche perché per un tratto la recinzione è stata bruciata, a metà della discesa, prima dell’ingresso al parcheggio della Socomer c’è una scalinata improvvisata immersa nella folta vegetazione che collega un viottolo che termina nella fermata dalla metropolitana delle FAL di rione Mancusi, sia la scalinata che il sentiero sono circondati da cumuli di rifiuti e circondati da folta vegetazione.
Anche questo è Centro Storico, ma di storico c’è solo degrado ed abbandono.